Articolo tratto da FarmaciaVirtuale.it
Sono una farmacista di Molfetta (Ba) iscritta all’Ordine dei Farmacisti di Bari. Ho comperato un locale e con mia sorella (futura biologa) ho intenzione di aprire una parafarmacia in città. Mi chiedevo se c’era una distanza minima da rispettare tra due parafarmacie dato che la nostra dovrebbe sorgere a meno di 200 m da un’altra già esistente. L’Ordine mi ha riferito che non ci sono problemi, non esistendo una pianta organica ma stamane la ASL ha lasciato intendere che debbono esserci almeno 200 m.
Non essendo evidentemente configurabili per le parafarmacie (almeno al momento…) né una “pianta organica”, né una “sede parafarmaceutica”, non esiste neppure una “distanza minima” da osservare tra una parafarmacia e un’altra (o tra una parafarmacia e una farmacia), rientrando le parafarmacie nella disciplina del commercio che, come noto, è stato liberalizzato nel 1998. La conseguenza è che due attività commerciali che vendono prodotti dello stesso settore merceologico possono essere addirittura (si pensi ai bar) tra loro confinanti, come peraltro contigue possono anche essere una farmacia e una parafarmacia.
La risposta al quesito posto è stata data dallo Studio associato Bacigalupo – Lucidi e Sediva Srl